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È uscito lo scorso venerdì 21 aprile su tutte le piattaforme digitali il singolo “Umberto” del cantautore vigevanese Ruben Caparrotta, in arte Sambiglion. Il brano, prodotto e distribuito dall’etichetta “La Stanza Nascosta Records” di Salvatore Papotto, che è anche co-arrangiatore del pezzo, è accompagnato dal videoclip ufficiale realizzato dal duo Teaseng, composto da Martina Modica e Edoardo Furlani. La copertina del singolo è firmata da Luca Borchio, in arte Boba.
In “Umberto” Sambiglion strizza l’occhio all’itpop di ultima generazione, senza abdicare alla sua anima cantautorale, con echi gaetaniani. Il risultato è un flusso di coscienza dolente, tra distopia e mémoire familiare. La reiterazione suggestiva dello xilofono sembra scandire una ritualità amara e claustrofobica, adombrando una flebile promessa di redenzione. Sul brano Sambiglion è un fiume in piena.
“Potrei dire – afferma il cantautore – che ‘Umberto’ è un ricordo, una riflessione, una nostalgia, un’emozione. Sarebbe, però, solo una cortina fumogena, dietro la quale si cela un sipario fatto da generazioni che forse hanno vissuto talmente tanto il boom economico da tralasciare i sentimenti. La vedo ancora, questa realtà, negli occhi degli imprenditori che, ultra ottantenni, hanno una famiglia solamente per dire che ce l’hanno o forse per non essere soli la sera a casa sul divano, ma che ancora alle 8 in punto sono in azienda. La vedo negli occhi dei pensionati che, al mattino presto, vanno già a fare la spesa, cercando ogni volta un pretesto per stare fuori da casa, lontani dalla moglie, lontani dalla famiglia. I figli di quei pensionati siamo noi, cresciuti il più delle volte con poche attenzioni, cresciuti con delle regole inutili, cresciuti, in qualche modo, col calore di una mamma che comunque aveva sempre da fare”. “Umberto” parla di un padre che, annoiato dalla vita di coppia e annoiato dai rapporti sessuali con la moglie, si abbandona a uno di quei programmi che andavano di moda in seconda serata, dove Umberto Smaila tra uno spogliarello e l’altro raccontava quasi sempre una barzelletta, una freddura, che non faceva nemmeno tanto ridere. Mentre in camera da letto la moglie, madre e donna, si chiede dove ha sbagliato, cosa sta sbagliando, e pensa ai figli che dovranno andare a scuola, dovranno crescere, pensa alla casa, ma soprattutto, anche se non lo ammette, pensa a quell’enorme sacrificio della libertà che è la famiglia.
“Umberto – aggiunge l’illustratore Luca Borchio, in arte Boba – racconta gli amori balordi, costruiti sulle macerie, sulla spazzatura. Ho voluto dare una rappresentazione della ‘spazzatura mentale’, del degrado, della solitudine dell’essere umano nell’atto del tradire”. A raccontare la genesi del video, invece, ci pensano Martina Modica e Edoardo Furlani. “Il videoclip – affermano i componenti del duo Teaseng – traduce fedelmente, in immagini, il brano, restituendo lo spaccato tipico di una famiglia degli anni ’80. L’isolamento, la frustrazione, la solitudine, la totale assenza di relazioni tra i componenti del nucleo familiare, ciascuno ‘rintanato’ nella propria stanza. L’unica luce viva è data dal televisore, che proietta Colpo grosso”. Un osservatore apparentemente esterno, quasi una figura fantasmatica, si aggira per casa, ne osserva gli abitanti, ora con benevolenza, ora con nostalgia, spesso con dolore. Ruben Caparrotta, oltre a questo nuovo brano, ha già all’attivo i singoli “Anche le mosche indossano i Ray-ban” (2009, autoprodotto), “Caro Natale”(La Stanza Nascosta Records, 2022) e l’album “Tu eri lì” (La Stanza Nascosta Records, 2020), anticipato dal singolo “Lunatica”.

Massimiliano Farrell