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In Italia il diritto al lavoro per le persone disabili è quasi un miraggio, ma Mortara si candida per essere un esempio di inclusione grazie a un maxi progetto da 257mila euro in buona parte finanziati da Regione Lombardia. Dal “Pirellone” arriveranno 200mila euro per la formazione e l’integrazione nel mondo del lavoro di persone con diversa abilità. L’obiettivo finale è da primato. Martedì 25 luglio la Regione ha approvato la graduatoria dei progetti che riceveranno il contributo. In tutta la provincia di Pavia ne sono stati finanziarti cinque. 
Tra questi c’è il programma per l’inclusione attiva e l’integrazione socio-lavorativa denominato “Occupiamoci!!!” elaborato dai servizi sociali di Mortara. L’ente promotore è il Comune, mentre i partner coinvolti sono la cooperativa sociale Come noi, la cooperativa Gli Aironi, il centro professionale di formazione Clerici e il Comune di Sannazzaro.
“La finalità del progetto – spiega l’assessore ai servizi sociali Cristina Maldifassi – è quella di realizzare percorsi di inclusione lavorativa grazie alla formazione professionale e all’introduzione in realtà produttive del territorio. Purtroppo le persone con diversa abilità faticano a trovare un occupazione anche perché mancano processi personalizzati, studiati su misura delle esigenze dei soggetti coinvolti. Si tratta di una sfida sociale urgente che deve essere affrontata grazie alla sinergia degli enti locali e delle realtà del territorio. Con il Comune di Sannazzaro e le cooperative Come noi e Gli Aironi abbiamo fatto rete, mettendo nero su bianco un progetto capace di primeggiare nella graduatoria del bando regionale. I principi di mutualità e sussidiarietà ci hanno permesso di ottenere la massima somma finanziabile, pari a duecentomila euro”.
La prima fase del progetto partirà dal mesi di novembre quando il Comune di Mortara pubblicherà un avviso pubblico per la selezione dei soggetti da coinvolgere nel processo di formazione. La selezione si concluderà con l’identificazione di una ventina di aventi diritto. Poi, grazie al lavoro di formazione fornito dall’istituto Clerici, inizierà un percorso mirato di professionalizzazione. Inoltre le cooperative sociali metteranno a disposizioni dei tutor che seguiranno in un rapporto di uno a uno tutte le persone selezionate. 
“L’iniziativa è rivolta – continua l’assessore Cristina Maldifassi – ad adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale. Per loro saranno attivati dei laboratori per le abilità e la partecipazione attiva. Fondamentale sarà il rapporto con le attività produttive del territorio. Per tutti sono previsti tirocini di inclusione con la previsione dell’erogazione dell’indennità di partecipazione. Però l’obiettivo finale è quello di trovare un lavoro stabile e retribuito per almeno cinque o sei presone”.
I settori in cui trovare uno sbocco lavorativo sono diversi e vanno da quello delle nuove tecnologie a quello della ristorazione.
“Il sostegno e la collaborazione – conclude l’assessore - con le attività virtuose è fondamentale per promuovere l’autonomia e l’indipendenza dei cittadini disabili. Il percorso inizierà con l’accoglienza e l’orientamento per elaborare il piano individuale più adeguato. Seguirà una fase di orientamento specialistico per capire i bisogni e gli obiettivi specifici. Saranno valorizzate le competenze di base delle persone, preparandole per l’inserimento lavorativo attraverso laboratori e attività di formazione”.

Luca Degrandi