«Stato di emergenza»: subito la richiesta
I tempi strettissimi dell’iter (modulistica da consegnare entro domani, giovedì 31 agosto) sono dovuti ai termini di legge. Come specifica il sindaco Andrea Ceffa a nome di tutto il territorio, dopo aver inviato un computo più preciso possibile alla Regione, il tramite verso il Governo, sarà stabilito se proclamare lo stato di emergenza. In caso positivo poi inizierà l’iter vero e proprio, con tempistiche più dilatate e l’arrivo di risarcimenti economici. Prima al pubblico, ovviamente, ma non si escludono fondi anche ai privati maggiormente danneggiati. Non bisogna confondersi, quindi, con lo “stato di calamità”, che prevede procedure differenti. Oltre a Vigevano, si sono accodate Mortara, Cassolnovo, Cilavegna, Gambolò, Garlasco, Parona, Gravellona, Borgo San Siro, Castello d’Agogna, Candia, Breme, Olevano, Zeme, Nicorvo, Cozzo, Albonese e Semiana, con un elenco passibile di aggiornamenti. Sui portali internet di ognuna di queste amministrazioni si trova la modulistica da compilare.
“I sindaci dei Comuni colpiti dalla violenta ondata di maltempo dei giorni scorsi – chiarisce Ceffa – hanno deciso di inoltrare al Governo, attraverso Regione Lombardia, richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza. Si tratta di un passaggio fondamentale affinché si possano riconoscere eventuali contributi straordinari alle amministrazioni comunali ed ai cittadini che hanno subito danni. Al fine di inoltrare la richiesta è necessario avviare una raccolta di informazioni dei danni subiti, pubblici e privati, utili per le successive richieste di contributi qualora il Governo accolga la richiesta. Si invitano pertanto i cittadini e i titolari di attività produttive che hanno subito danni agli immobili a seguire le linee guida che troveranno nelle pagine internet del proprio Comune. Il termine per presentare la modulistica è fissato per giovedì 31 agosto. Eventuali segnalazioni pervenute successivamente potranno essere comunque considerate, in una seconda fase, nel caso venga riconosciuto lo stato di emergenza per i territori interessati dagli eventi atmosferici avversi”.
Occorrono dati e recapiti del proprietario del bene danneggiato, una descrizione esaustiva dei danni subiti completa di fotografie, la quantificazione sommaria delle spese da sostenere o sostenute.
“Chiarisco – conclude il sindaco di Vigevano – che noi siamo abituati a rimboccarci le maniche e a risolvere i nostri problemi, come del resto sta accadendo anche adesso. Questo nostro senso civico però non deve far pensare alle istituzioni superiori che non abbiamo bisogno di aiuto. Proprio perché non chiediamo mai niente quando non dovuto, pretendiamo sostegno”.