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Una grande persona, un gentiluomo corretto ed educato. Così Marta Costa ricorda Giancarlo Torti. Per lei non era “solo” il direttore de L’Informatore Lomellino, era uno di famiglia. “Mi ha trattato come se fossi sua figlia. – lo ricorda Marta Costa – È stato un grande amico di mio papà, ha seguito con entusiasmo la nascita del Circolo culturale lomellino e del Premio nazionale di poesia, dando sempre grande risalto sul giornale”. Torti era uomo di cultura e per la cultura, dunque l’intesa con Giancarlo Costa non poteva che essere spontanea. In quegli anni di gran fermento, i due sono anche coinvolti nella nascita della sagra. “Allora c’era una certa vivacità a Mortara – aggiunge Marta Costa – e lui è stato sicuramente uno dei padri della sagra assieme a Collivignarelli, Ferraris e Panza”. L’affetto per il Circolo culturale e per l’amico Giancarlo Costa è culminato nella realizzazione del volume “Trent’anni di cultura a Mortara”, scritto per celebrare il terzo decennio di vita del circolo. 
“Ricordo bene quei momenti. – aggiunge – Per un anno abbiamo avuto un rapporto strettissimo: riuscì a vivere la realizzazione di quel libro come un momento di grande passione e amicizia. Ricordo quando mi portava i testi, rigorosamente scritti a mano, per essere ribattuti per venire poi consegnati alla tipografia. Con papà vide le bozze, ma purtroppo mio padre morì poco prima che il volume venisse dato alle stampe”.