I ragazzi di Anffas hanno incontrato gli atleti della nazionale di skeleton a Robbio
MORTARA - Lo scorso 28 agosto, presso la pista di Skeleton di Robbio, gli atleti della Nazionale di Skeleton hanno accolto con grande entusiasmo e disponibilità un gruppo di giovani ragazzi dell’Anffas di Mortara. L’incontro, che si è trasformato in una vera e propria festa dello sport e dell’inclusione, è stato un’esperienza indimenticabile sia per i ragazzi che per gli atleti. Fin dall’arrivo dei ragazzi dell’Anffas, gli atleti della Nazionale si sono dimostrati estremamente cordiali e disponibili, venendo incontro a ogni esigenza dei partecipanti e creando un’atmosfera di amicizia e partecipazione. I giovani hanno assistito con grande interesse e curiosità alla preparazione degli atleti, ponendo molte domande sui dispositivi utilizzati durante le gare, come le telecamere posizionate lungo la pista. Questo interesse ha permesso di creare un dialogo stimolante tra i ragazzi e gli atleti, che hanno risposto a ogni domanda con pazienza e professionalità. “Un momento particolarmente emozionante della giornata – afferma Nadia Farinelli, presidente Anffas Mortara – è stato quando Yeison, uno dei nostri ragazzi, è stato invitato dagli atleti a provare lo slittino. Dopo aver notato la sua grande euforia e il desiderio di mettersi alla prova, i membri della Nazionale gli hanno spiegato con attenzione la tecnica corretta e lo hanno accompagnato durante la spinta iniziale, permettendogli di vivere un’esperienza unica sulla pista. L’emozione di Yeison è stata condivisa da tutti i presenti, che hanno applaudito e incoraggiato il ragazzo durante la sua discesa”. L’evento si è concluso con un grande sorriso sui volti di tutti i partecipanti. I ragazzi dell’Anffas hanno potuto vivere una giornata ricca di emozioni e di scoperte, mentre gli atleti della Nazionale di Skeleton hanno dimostrato quanto sia importante l’inclusione nello sport, mostrando una sensibilità e una disponibilità che hanno reso l’evento un esempio di come lo sport possa abbattere barriere e creare momenti di autentica condivisione.
Massimiliano Farrell