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Il carovita e l’aumento delle bollette ha provocato ripercussioni anche per quanto riguarda l’accoglienza delle persone maggiormente in difficoltà. Dal 1 novembre ha chiuso l’Hotel Bel Sit, uno dei due centri di accoglienza mortaresi gestiti dalla Cooperativa Faber. Ospitava 18 extracomunitari, che in gran parte lavorano come riders a Milano per le società di delivery. Alcuni troveranno accoglienza in casa di loro amici, altri verranno ricollocati in centri più vicini a Milano. Rimane attivo a Mortara il centro di accoglienza di via Belvedere, che attualmente ospita 30 persone. “L’aumento delle bollette – spiega Fabio Garavaglia, presidente della Cooperativa Faber – ci ha costretti a prendere questa triste decisione. I fondi per l’accoglienza, che sono sostanzialmente rimasti invariati nonostante l’inflazione, non sono sufficienti per sostenere le spese del personale e il carovita. Ci aspettiamo anche che il nuovo governo, viste le sue posizioni anti-immigrazioniste, riduca i fondi per l’accoglienza destinati alle cooperative, come aveva già fatto a suo tempo il governo Conte 1 con ministro dell’Interno Salvini, mettendoci ancora di più in seria difficoltà”. Per mantenere attiva la struttura del Bel Sit a fronte dell’aumento delle spese da sostenere, sarebbe stato necessario avere al suo interno almeno 25 persone. “Contrariamente a quello che vuole farci credere l’opinione pubblica – afferma Garavaglia – i flussi migratori dall’Africa stanno diminuendo. La problematica vera è l’incremento esponenziale delle richieste di assistenza per i minori non accompagnati che migrano verso l’Europa, di cui ci occuperemo maggiormente nelle strutture che manteniamo attive”.Massimiliano Farrel