PAVIA – Nel settore metalmeccanico una impresa su due, tra quelle controllate, non soddisfa i requisiti minimi di sicurezza. Così Cristina Gremita, responsabile dell’unità per la prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats Pavia, all’incontro svoltosi proprio ieri, martedì 25 ottobre, in Prefettura in occasione della “Settimana europea della Salute e Sicurezza sul Lavoro”. “E’ una situazione allarmante, che impone interventi urgenti a partire dalla formazione continua del personale. Da gennaio a settembre, sono state effettuate 31 ispezioni nelle imprese metalmeccaniche e altre 8 sono in corso. - ha spiegato la dirigente - Dalle 31 effettuate, il 41% è stato oggetto di provvedimenti penali: dai riscontri che abbiamo sulla altre 8 ispezioni in corso, arriveremo quasi certamente al 50 per cento di sanzioni. E’ un quadro che riguarda tanto le aziende più piccole, con meno di 10 dipendenti, sino a quelle di media entità che ne contano 50 circa”.Pollice verso anche per quanto riguarda il mattone: sono stati ispezionati 343 cantieri ispezionati e 946 imprese edili sono state controllate sul territorio provinciale, si sono registrati 274 provvedimenti sanzionatori penali e 49 sospensioni dell’attività. Complessivamente sono state date alle imprese pavesi 459 sanzioni penali e 8 amministrative. Statistiche migliori si ricavano dalle denunce complessive di infortuni sul lavoro in provincia di Pavia (4.969 nel 2021, contro le 5.652 dell’anno precedente) e per il numero di infortuni mortali: l’anno scorso erano stati 5, nei primi 9 mesi del 2022 sono 2. Tre, con quello verificatosi a Parona. “Il versante dei controlli è sicuramente fondamentale, - ha sottolineato il prefetto pavese Paola Mannella - ma altrettanto fondamentale è promuovere un cambio di prospettiva sul piano culturale che passi attraverso una incisiva e continua attività di formazione di chi sta per approcciarsi al mondo del lavoro, dei lavoratori, dei datori di lavoro”.