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Servizi parascolastici: addio al regime di accreditamento. Si volta pagina con il “taglio” delle cooperative. Infatti l’assessore Cristina Maldifassi (nella foto con il sindaco Ettore Gerosa) metterà in appalto l’affidamento dei servizi scolastici integrativi. Un servizio da oltre 300mila euro all’anno che sarà gestito in modo completamente diverso. Le famiglie non dovranno più scegliere tra cinque diverse cooperative, ma potranno affidarsi ad un unico soggetto. Lo scopo, in primo luogo, è quello di migliorare l’offerta fornita alle famiglie e ai bambini con problemi di disabilità. La priorità resta quindi quella di fornire l’assistenza migliore ai bambini in difficoltà. In totale sono oltre 70 i bambini con esigenze certificate. In secondo luogo la riorganizzazione targata Cristina Maldifassi servirà a migliorare la gestione del servizio. Come? Unificando in un unico soggetto economico l’incarico di organizzare il servizio. In questo modo gli uffici comunali dovranno interfacciarsi con un solo coordinatore e non più, come accade ora, con cinque diversi operatori. Il lavoro dovrebbe risultare così più rapido, semplificato ed efficiente. Però la rivoluzione prenderà corpo solo con l’avvio dell’anno scolastico 2023-2024. Quindi per il prossimo anno scolastico non ci saranno cambiamenti. Il bando deve essere redatto e pensato in ogni dettaglio. Per questo l’affidamento riguarderà l’anno scolastico 2023-2024 e avrà una durata triennale. “In questo momento – spiega l’assessore ai servizi sociali Cristina Maldifassi – sono presenti cinque soggetti erogatori. Ovviamente sono tutti accreditai e in possesso delle competenze per svolgere questo compito. Tuttavia avere a che fare con cinque coordinatori differenti crea delle difficoltà organizzative. Con la pubblicazione del nuovo appalto punteremo molto sulle competenze professionali degli operatori chiamati a svolgere l’attività di assistenza nei confronti dei bambini certificati. Vogliamo offrire il miglior servizio possibile ai bambini che hanno questo tipo di esigenze”. Il Comune ha il dovere di finanziare i servizi scolastici integrativi dalla scuola per l’infanzia fino alla scuola media inferiori. Per quanto riguarda gli studenti che frequentano le suole medie superiori il servizio viene sempre fornito dal Comune, ma è pagato dalla Regione.Luca Degrand