La speranza comune è che le persone verso le quali sono nutriti sentimenti d’affetto, una volta passati a miglior vita, possano riposare in pace. Ma lo scenario, una volta varcata la soglia del cimitero della frazione dei Casoni di Sant’Albino, è tutt’altro che piacevole. La situazione di degrado denunciata dai residenti della frazione è testimoniata dalle immagini scattate dagli stessi cittadini. Il camposanto dei Casoni di Sant’Albino versa in condizioni poco decorose. Per usare le parole di una cittadina: “è uno schifo”. Le erbacce sono il minore dei problemi. “Il cimitero è veramente disastrato – racconta una mortarese – e c’è anche un problema sanitario importante causato dai piccioni. Sono ovunque, e vivono stabilmente all’interno della struttura. C’è una rottura nel tetto dove entrano i piccioni. Da lì vanno nelle sale di ingresso. Entrano anche nelle finestre rotte ed escono ed entrano dal buco collegato al tetto. In questa sporcizia ci sono le chiavi delle cappelle e le scope per le pulizie. Oltre al fatto che fanno danni anche alle cappelle private i cui danni vengono riparati a spese dei proprietari”. I resti dei piccioni morti, evidentemente da diverso tempo, sono ben visibili. La mancanza di ordine e di pulizia trasmette una sensazione di desolazione e incuria che i parenti dei sepolti non sono più disposti a tollerare in silenzio. E’ anche attraverso la cura di un importante luogo, come lo è il cimitero dei Casoni di Sant’Albino, che gli abitanti delle Frazioni Orientali si possono sentire membri della comunità mortarese. “Le operazioni di manutenzione - si lamenta un residente delle frazioni - vengono fatte raramente, ci sentiamo dimenticati” ed in effetti sembrerebbero necessari diversi lavori di sistemazione.Luca Degrand