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Anno di fuoco per gli spiriti sempre bollenti dei soci Anpi che domenica 24 e lunedì 25 ricorderanno la Liberazione dell’Italia dai regimi nazisti e fascisti, avvenuta nemmeno un secolo fa. Assume quest’anno un sapore diverso, forse più consapevole o forse più allarmante, da che si ricordano allo stesso tempo i cent’anni dalla marcia su Roma, evento simbolico che segnò l’inevitabile ascesa del movimento mussoliniano. Per domenica il ritrovo è alle 21 davanti alla chiesa della Madonna del Campo per una camminata fino al cippo del partigiano Angelo Aspesi, nelle campagne tra Mortara e Nicorvo. Grazie all’azione del partigiano morto il 18 aprile del ’45, si poté garantire ai suoi compagni la fuga da un’azione di recupero di armi da un convoglio tedesco nei pressi della stazione di Nicorvo. Per il 25 aprile il ritrovo è alle 9 al cimitero di Mortara, per commemorare i defunti nella lotta contro il nazifascismo, mentre alle 10 sarà presente un presidio statico con gazebo in piazza del Municipio. Durante la mattinata musica, dibattiti e vivande. In questa occasione sarà possibile rinnovare o effettuare il tesseramento all’Anpi. “Nel centenario della marcia su Roma e con le nuove destre e i neofascismi che oggi rialzano sempre di più la testa – afferma Massimiliano Farrell, presidente della sezione Anpi di Mortara – è importante lanciare un messaggio. Il nostro impegno è affinché le nuove generazioni diventino consapevoli di cosa fu il fascismo, un regime totalitario che ha portato l’Italia alla guerra, alla rovina e a un generale arretramento dei diritti sociali. Il clima di tensione che abbiamo visto negli ultimi mesi, dall’attacco alla sede della Cgil da parte dei movimenti neofascisti alla provocazione recente al sindacato Usb, oltre che gli attacchi nei confronti dell’Anpi per le sue posizioni pacifiste sulla guerra in Ucraina, ci preoccupa molto e ci fa capire che il nostro ruolo attivo oggi è più che mai necessario”.Vittorio Orsin