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È scontro in consiglio comunale sul tema sicurezza. E la polemica si è fatta rovente quando nel corso della seduta di giovedì scorso, 24 marzo, è stato detto che in alcune zone la video sorveglianza è inutilizzabile a causa delle fronde delle piante che ostruiscono la visuale. Insomma, la città è sicura solo quando è senza foglie. D’inverno si può stare tranquilli, ma con la bella stagione, invece, la musica cambia. Bastano delle foglie rigogliose per mettere in crisi il sistema delle telecamere. Accade in viale Parini e viale Dante. In quelle zone le piante hanno reso “cieco” l’occhio elettronico. Tutto nasce da una domanda del consigliere Marco Barbieri e dalla sua curiosità quasi banale. “Gli impianti di video sorveglianza della città – ha domandato l’esponente del Partito Democratico - sono a regime?”. Non senza incertezze l’assessore alla Sicurezza prima ha detto che “sì, tutto il sistema funziona correttamente”. Poi ha chiesto il contributo del comandante Davide Curti, seduto tra il pubblico e pronto a dare la versione da addetto ai lavori. Ed è in quel momento che è risuonato un secco e fragoroso “No!”. Nel senso che non tutte le telecamere funzionano come dovrebbero. “Ci sono dei problemi tecnici, soprattutto in viale Dante e viale Parini – spiega il comandante della Polizia locale – dove le piante sono cresciute a dismisura e hanno compromesso la funzionalità della sorveglianza video lungo tutta la dorsale. Non è un problema legato alla tecnologia, ma alla vegetazione. Detto questo sottolineo che sono state sostituite quasi tutte le telecamere ed ora circa il 95 per cento di esse è di nuova tecnologia. Ne restano solo un paio da cambiare”. Eppure il problema non sembra né insormontabile né imprevedibile. Ogni anno, dopo l’inverno arriva la primavera e poi l’estate. Non dovrebbe essere sorprendente la crescita delle foglie. Eppure risulta complicato risolvere anche l’inconveniente della crescita esagerate delle piante della Lea Longa e di viale Parini. “Il comandante è stato molto chiaro – ha detto il sindaco Marco Facchinotti in consiglio comunale –e le telecamere funzionano tutte. C’è un problema di visuale. Ma sapete tutti benissimo che quando c’è da capitozzare delle piante c’è sempre qualcuno che si lamenta. Se tagli le piante ci fanno il mazzo!”. Più semplice la soluzione proposta da Giuseppe Abbà: “Basterebbe cambiare posto alle telecamere”. Invece l’assessore Luigi Granelli ha risposto con l’ironia: “Se dobbiamo riprendere viale Dante non possiamo mica spostare la Lea Longa!”. E per una sera il dibattito in consiglio comunale è sembrato una sfida tra umoristi di una trasmissione alla ricerca di talenti della battuta.Luca Degrand