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MORTARA - Da Mortara parte il messaggio di pace di Natalya Antonyuk per fermare una guerra in Ucraina che, in realtà, è dura dal 2014. Natalya Antonyuk, originaria di Cernivci, città nel nord della Bucovina vicina ai confini con la Romania, e residente a Mortara dal 2004. Qui in Italia ha lavorato come badante, sostenendo economicamente la sua famiglia che in questo momento si trova in Ucraina. Natalya Antonyuk spera ancora che tutte le parti in gioco si siedano attorno a un tavolo e trovino un compromesso che vada bene a tutti. Sarebbe effettivamente la soluzione migliore, e la strada più rapida per la pace. La guerra si poteva prevenire, secondo la signora Antonyuk, se il presidente della Russia Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si fossero seduti intorno a un tavolo e avessero trovato un accordo che andava bene a entrambe le parti. “I miei figli – dichiara Natalya Antonyuk – in questo momento si trovano in Ucraina, insieme a tutti i miei parenti e conoscenti. Il futuro del nostro paese è nelle loro mani. Questa guerra, per noi, è iniziata nel 2014, con l’occupazione della Crimea e le tensioni nel Donbass. Ritengo, tuttavia, che i fatti che si sono susseguiti nelle ultime settimane potevano essere evitati se i presidenti della Russia, dell’Ucraina e degli Stati Uniti in questi ultimi anni si fossero seduti intorno a un tavolo e avessero lavorato insieme per prevenire tutto questo. Quello che noi vediamo oggi è il risultato di tensioni geopolitiche precarie che nessuno ha mai cercato di risolvere. Adesso, per facilitare l’arrivo dei profughi e la loro permanenza sul territorio italiano sarebbe opportuno che l’Ucraina entrasse a far parte dell’Unione Europea al più presto”. La signora Antonyuk, così come tante altre donne e uomini ucraini residenti a Mortara, ha ricevuto molti messaggi di solidarietà e affetto dai suoi amici e conoscenti italiani, e questo conforto in un momento di simile difficoltà le è molto di aiuto. Il governo italiano, secondo la signora Antonyuk, dovrebbe promuovere soluzioni di pace e la ripresa del dialogo da parte di tutti, per poter porre fine alla guerra al più presto. “La storia della Russia e quella dell’Ucraina – afferma Natalya Antonyuk – sono profondamente intrecciate tra di loro. Molti ucraini hanno amici e parenti in Russia, e molti russi hanno parenti e amici in Ucraina. Tra i due popoli c’è grande vicinanza e solidarietà, e questo lo si è visto nelle manifestazioni per la pace che ci sono state anche a Mosca e San Pietroburgo. Questa è l’eredità che abbiamo raccolto dall’Unione Sovietica. All’epoca eravamo più ricchi, io avevo avuto la possibilità di studiare e laurearmi in lettere quando ancora c’era l’Unione Sovietica. Dopo siamo diventati più poveri: i prezzi dei beni sono diventati simili ai prezzi dell’Occidente, ma i salari rispetto a prima sono notevolmente scesi. Ai tempi dell’Unione Sovietica eravamo tutti più felici e vivevamo in pace. Dopo il 1991, invece, la situazione è precipitata fino a questo punto di non ritorno. L’unica soluzione è la pace tra i popoli. La vogliamo per i nostri figli, che sono il futuro dell’Ucraina”