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La fine di un un’Odissea. L’inizio della normalità. E soprattutto l’inizio delle lezioni per gli studenti al Cpia. Gli iscritti al Centro provinciale istruzione per adulti potranno tornare tra i banchi a partire da lunedì prossimo, 14 febbraio. E dall’amministrazione cantano vittoria: promessa mantenuta! “Ci siamo impegnati – afferma l’assessore all’istruzione Luigi Tarantola (nella foto) – affinché l’istituto mortarese possa avere una sede adatta allo svolgimento della loro importante funzione. Gli studenti e i docenti del Cpia hanno il diritto di avere delle aule e degli uffici adeguati. E noi non ci siamo mai sottratti al nostro dovere di sostenere questa importante istituzione. Dopo mesi costellati da grandi difficoltà e funestati da imprevisti indipendenti dalla nostra volontà posso dire che manca pochissimo all’inizio delle lezione. La sede che abbiamo individuato presso alcuni locali di palazzo del Moro è quasi pronta. Gli uffici della segreteria sono già in funzione, due aule su tre sono già fruibili per l’attività didattica con tanto di lavagna interattiva multimediale. Nel corso di questa settimana verrà sistemato anche l’ultimo problema che riguarda una crepa sul controsoffitto dell’aula principale. Per quanto riguarda l’impianto luci e quello di riscaldamento tutto è stato messo a punto per il corretto funzionamento. Queste non sono promesse, ma sono i fatti”. Ora parte un doppio conto alla rovescia. Nell’immediato quello che conduce a lunedì 14 febbraio, data prevista per l’inizio dell’attività didattica in presenza. A lungo termine quello che porterà alla realizzazione di una nuova sede dedicata al Centro provinciale istruzione per adulti. Un investimento da ben 475mila euro già inserito nel piano delle opere pubbliche del 2022. La struttura dovrebbe sorgere nei pressi della Josti-Travelli, in un area già predisposta per la l’ampliamento del plesso scolastico esistente. Sarebbe la “casa” definita per un’istituzione scolastica de nell’arco degli ultimi anni si è vista “sfrattare” da diversi luoghi: prima da dalle aule concesse presso la “Teresio Olivelli”, poi via dal “Ciro Pollini”, fino all’addio forzato dagli spazi concessi presso l’istituto Clerici. L’ultimo diniego, nell’agosto del 2021, era arrivato dalla Croce Rossa. Nonostante il fatto che il 22 luglio 2021, presso l’ex sede della Cri di via Vittorio Veneto, fosse avvenuto un primo sopralluogo positivo per valutare gli spazi disponibili che il Comune avrebbe affittato dalla Croce Rossa. Protagonisti dell’incontro: il sindaco Marco Facchinotti, il dirigente del Cpia Daniele Bonomi e Umberto Fosterni, presidente della Cri. Poi l’accordo non si concretizzò a causa della mancanza di servizi igienici attrezzati per disabili. Il Comune rimase senza alternative immediatamente percorribili e il Cpia rimase senza sede. Almeno fino al prossimo 14 febbraio. Luca Degrand