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Sono entrate in vigore lunedì scorso, 10 gennaio, le nuove norme per il contenimento del Covid. Saranno mesi all’insegna del “super”. Il super green pass è ora necessario per accedere a moltissimi servizio. Ma non è tutto. C’è anche la “super” mascherina, la cosiddetta FFP2, ed ora è necessaria in numerose occasione. Lo ha deciso “Super Mario” Draghi, presidente del Consiglio. Inoltre dall’inizio dell’anno la Lombardia si trova nella cosiddetta “zona gialla”. Almeno quella non è “super zona gialla”. Per non dire “rossa”. Almeno al momento. Tornando alle nuove norme in vigore dal 10 gennaio: in zona gialla, come in quella bianca, è confermato l’obbligo del “super” green pass per i mezzi pubblici nelle città e per i mezzi a lunga percorrenza. Resta sempre possibile uscire dal proprio Comune e dalla propria regione. Anche in giallo negozi e centri commerciali restano aperti sempre, senza nessun limite d’orario. Per le consumazioni al bancone dei locali serve il super green pass (che si ottiene con il vaccino o con la guarigione da meno di 4 mesi) sia in giallo che in bianca. La certificazione verde rafforzata è necessaria anche per le consumazioni nei locali che posseggo tavolini all’aperto. Chiuse sia in zona gialla che in zona bianca le discoteche. Per chi non è vaccinato, e ottiene il vaccino attraverso i tamponi, tuttavia la situazione cambia. Per loro, dal 10 gennaio arriva una piccola “rivoluzione”. Il cerchio intorno ai non vaccinati si stringe sempre di più, infatti è prevista una sorta di lockdown leggero. Senza super green pass vietato mangiare nei locali anche all’aperto (al chiuso lo era già), impossibile prendere impianti da sci, partecipare a fiere. Insomma: una vita sociale da lockdown per chi non si vuole vaccinare. Luca Degrand