Si svolgeranno domani, giovedì 17 novembre, i funerali di Teresio “Terry” Papetti. Mortara gli darà l’ultimo saluto alla chiesa dei Frati dove, alle 9 e 45, verrà recitato il Santo Rosario, cui farà seguito il rito funebre. Teresio Papetti si è spento ieri, martedì 15 novembre, all’ospedale San Martino di Mede dov’era ricoverato da diversi giorni. Aveva 71 anni. Terry si è arreso ad un male incurabile, di quelli che non lasciano scampo. Un male, figlio dei nostri tempi, che l’ha aggredito e l’ha consumato, ma non gli ha mai tolto la voglia di vivere. La voglia di spendersi per gli altri. La voglia di regalare un sorriso. Lo scorso 2 ottobre è salito per l’ultima volta su un palcoscenico tutto particolare: quello del Corteo storico. Andando a prendere chissà dove le forze, ha indossato nuovamente i panni del giullare per i colori della Contrada il Moro. Cocciutamente ha voluto far rivivere quel personaggio che lui aveva voluto come omaggio al primo jolly, Gino Rizzato. Così il menestrello, per l’ultima volta, ha regalato stornelli (e sorrisi) alle donne assiepate lungo le strade per assistere alla magia del Corteo storico.Teresio Papetti, per tutti Terry, era un generoso. Una di quelle persone “buone”, a cui è impossibile non voler bene. Ha lavorato per una vita come meccanico nell’officina del fratello, in viale Gorizia. Poi ha sempre vissuto il mondo del volontariato: dagli albori della Croce Rosse a Mortara, alla 3A. In mezzo una serie di passioni sempre all’insegna dell’amicizia: dal calcio, era tifosissimo del Mortara e non perdeva una partita in casa e in trasferta, al palcoscenico. Qui è diventato il Terry che tutti conoscono: indossando i panni dell’Artemio fino a quelli del solista di Terry e i Tri Pè. “Quando avevo bisogno il Terry c’era sempre ed era sempre disponibile a dare una mano. A tutti! – lo ricorda Massimo Ricci, commerciante di razza e autentica colonna della Dialettale – Ci siamo conosciuti negli anni Settanta, quando Ermanno Lesca ha lanciato l’idea di costituire la Compagnia dialettale mortarese. All’esordio con “La banda di San Valentino” aveva interpretato un ruolo secondario, poi ha vinto la timidezza e ha indossato i panni dell’Artemio diventando a tutti gli effetti un personaggio”. “Aveva la dote innata di saper coinvolgere gli altri – prosegue Ricci – e lo ha fatto mettendo in piedi mille avventure: da Terry e i Tri Pè agli amici di The Grup. Era sempre impegnato per fare beneficenza: la generosità è sicuramente un suo tratto distintivo. Se c’è un modo per ricordarlo? Sì, facendo un bel sorriso… lui sarebbe contento!”. Sotto quei baffi neri nascondeva un sorriso timido, gentile. Lungo le strade raccoglieva i complimenti per qualche spettacolo e per qualche sua iniziativa chinando il capo e sorridendo, quasi a schernirsi. Poi, sul palco, cambiava totalmente. L’irriverente Artemio prendeva il sopravvento e sapeva regalare battute irresistibili o monologhi da perdere il fiato, come quello del professore tedesco a Venezia. Di palco in palco, Teresio Papetti sapeva coinvolgere molti amici per iniziative benefiche: è il caso di The Grup e della Ri-kover Band, trio musicale formato dallo stesso Terry, Giovanni Moda e Amedeo Celoria.“È stato un amico vero, una bravissima persona. – lo ricorda Giovanni Moda – Per dieci anni abbiamo condiviso l’avventura di The Grup, poi ci siamo inventati la Ri-kover Band: due avventure con un obiettivo solo, quello di fare beneficenza. Teresio ha sempre affrontato queste avventure con generosità e soprattutto con grande divertimento, lo stesso divertimento che ha sempre regalato anche a noi amici che tutte le mattine si trovano al bar”. Nelle gare di generosità Teresio Papetti era sempre in prima linea: ha condiviso il palco con l’indimenticabile don Giovanni Zorzoli in “Una ciapa par Santa Crus” e in “Quand as disa l’amicisia”. Inoltre si è speso per serate benefiche a favore della 3A, l’Associazione amici anziani, mobilitando anche i suoi Terry e i Tri pè. Quest’ultima esperienza, quella musicale, è stata forse quella che più gli ha regalato soddisfazioni. Un gioco, un divertimento (tanto per cambiare…) nato per scherzo tra i tavolini del “Moderno” nel 2005. Così sono nati Terry e i Tri Pè, i “fab four della Lomellina”. Teresio Papetti lascia la moglie Paola, i fratelli Lina e Luigino e moltissimi amici. I funerali si svolgeranno giovedì 17 novembre nella chiesa dei Frati: alle 9 e 45 sarà recitato il Rosario, quindi il rito funebre. Secondo le volontà della famiglia, niente fiori ma opere di bene alla 3A di Mort