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MEDE – Erano lì, sulla pubblica via, per diffondere cultura, senza disturbare nessuno. Le casette dei libri: chi vuole apre e prende il volume, e ne deposita uno suo che leggerà uno sconosciuto. Che bello. Almeno, finché non passano le bestie. Non s’intende gli animali, ma i vandali. Nella notte tra domenica e lunedì hanno preso i libri sistemati nella teca di via Marconi strappando le pagine e disseminandole per le vie del paese. La foto si riferisce a via Silvio Pellico, piena di carta svolazzante manco fossero le briciole di pane di Pollicino. La condanna da parte della comunità è unanime. “Ma che senso ha – si chiede il sindaco Giorgio Guardamagna – un’azione simile, se non distruggere un patrimonio culturale a disposizione di tutti e sporcare le vie pubbliche? Che tristezza”. “Non è la prima volta che capita, anche se mai in modo così eclatante – aggiunge Lucrezia Prestini, consigliere comunale di maggioranza e presidentessa dell’associazione Amici della biblioteca, che aveva avuto l’idea delle casette – e infatti avevo dovuto far spostare una “casetta del libro” dal parco giochi a un luogo un po’ meno appartato. Lo trovo un gesto indecente. Ora se la sono presa con quella presso la casa di riposo. Siamo furiosi”. L’artista di Mede Germano Casone ha risposto all’inciviltà stupida come meglio sa fare: con una scultura, realizzata praticamente in tempo reale. Il maestro non le manda a dire. “La dedico a quei cialtroni e buoni a nulla che, nottetempo, hanno pensato di stracciare e buttare al vento migliaia di pagine dei libri presenti nelle casette posizionate nei vari punti della mia città. Questi libri erano a disposizione di chi, a differenza loro, voglia capire, documentarsi, imparare o, semplicemente, dedicare il proprio tempo alla lettura. Quanta tristezza dover apprendere che i nostri giovani (non voglio pensare che possono essere stati degli adulti) si divertono con bravate del genere… o, forse, è una semplice vendetta verso gli scarsi risultati scolastici?