VIGEVANO – Una detenuta ha aggredito e colpito ripetutamente un’agente della Polizia Penitenziaria. L’episodio è avvenuto lunedì alla casa di reclusione dei Piccolini. L’agente è stata prima aggredita verbalmente, per poi essere colpita fino al punto di perdere i sensi. Soccorsa dai colleghi, è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano, dove è stata trattenuta in osservazione. “Vigevano ha ormai raggiunto il primato negativo per gli eventi critici – denuncia Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Unione sindacati di polizia penitenziaria – La situazione è diventata ormai insostenibile; da mesi denunciamo episodi di indisciplina e disordine ma le attenzioni dell’amministrazione penitenziaria e della politica sono evidentemente orientate altrove. E’ impensabile – continua Madonia – in una situazione normale che una detenuta, già nota per episodi di indisciplina e violenza, venga mantenuta a regime aperto e che nessuno pensi di allontanarla dalla struttura in cui ha reiterato delle aggressioni”. “Le nostre denunce restano inascoltate – ha ribadito Giuseppe Moretti, presidente nazionale dell’Uspp – intanto le aggressioni proseguono e gli assetti organizzativi degli istituti non reggono più. Da un lato abbiamo le carenze d’organico e strutturali; dall’altro abbiamo una popolazione sempre più indisciplinata e sempre più impunita, a causa di una vera e propria sovversione del sistema in cui quelli che subiscono, sono coloro che dovrebbero essere tutelati da uno Stato, viceversa assente su molti di questi temi. Il sistema cade a pezzi e Vigevano è in pole position. Questo accade nello stesso momento in cui, c’è chi intende stanziare più di 28 milioni di euro per le camere dell’amore. Un’iniziativa legislativa che, se andrà a buon fine, farà passare gli agenti, uomini e donne dello Stato, da “guardie” a “guardoni” di Stato. Il tutto è talmente irrazionale che sembra di vivere un sogno, un terribile sogno