MORTARA - I bidoni dell'umido restano in strada. Pieni, s'intende. Almeno fino al pomeriggio. Una situazione davvero complicata, visto il caldo di questi giorni. Nella mattinata odierna i camion del Clir non sono passati per la raccolta dell'umido che a Mortara avviene al lunedì e al giovedì. La causa del mancato ritiro sarebbe legata al fatto che è scaduto il contratto tra Clir e la ditta cui veniva conferito l'umido. Una situazione di indubbio disagio per il Comune più grande rimasto all'interno di Clir. A sbrogliare la matassa sarà la ditta TeknoService, di Piossasco in provincia di Torino, che già si occupa della raccolta del verde. "Abbiamo chiesto a TeknoService di intervenire per raccogliere l'umido dopo il mancato ritiro da parte di Clir. - spiega il sindaco Marco Facchinotti - L'ipotesi del mancato ritiro da parte di Clir circolava già nella serata di ieri, ma abbiamo dovuto attendere che si concretizzasse realmente per poter chiedere l'intervento urgente di TeknoService. La stessa ditta, però, era impegnata questa mattina con la raccolta del verde e nel primo pomeriggio si attiverà per raccogliere anche l'umido". Le difficoltà per Clir sono evidenti. Il neo presidente Antonello Galiani è impegnato in un'azione quasi disperata per salvare i posti di lavoro dei dipendenti, ma a giugno non sono stati pagati gli stipendi. L'azienda non ha quindi liquidità a disposizione: Clir vanta crediti per circa un milione con i Comuni del territorio che sono clienti e soci. E dopo che l'assemblea dei soci ha votato la messa in liquidazione della società, l'istituto di credito ha congelato il conto corrente dell'azie