VIGEVANO – Sale a 11 il numero degli arresti nell’ambito dell’operazione “Camel light”. Nella giornata di mercoledì scorso, 26 maggio, i carabinieri della compagnia di Vigevano hanno arrestato a Corsico due pregiudicati marocchini senza fissa dimora, coinvolti nell’illecita attività di commercio di stupefacenti, che sono stati tradotti in carcere.I due pusher marocchini si aggiungono ai quattro cittadini marocchini, tutti domiciliati nel milanese di cui uno già ristretto presso il carcere di Piacenza, mentre sono finiti ai domiciliari 5 italiani residenti nella provincia di Pavia, Novara e Alessandria. L’attività investigativa dell’operazione “Camel light” è scaturita dall’azione di monitoraggio e controllo dei fenomeni criminali messa in campo dai carabinieri della stazione di Gambolò nell’autunno del 2018, che in qualità di presidio del territorio e punto di contatto con la popolazione, raccoglieva una serie di segnalazioni pervenute dalla cittadinanza, circa movimenti anomali di soggetti nelle campagne locali e presunte attività di spaccio nelle aree agresti comprese nei comuni di Gambolò, Vigevano e Parona. I primi accertamenti consentivano di verificare la veridicità delle segnalazioni poiché veniva registrato un anomalo andirivieni di autovetture nelle campagne e la presenza di cittadini extracomunitari che tendevano a mimetizzarsi fra la vegetazione, acquisendo contestualmente riscontri mediante controlli a soggetti sorpresi nell’area in possesso di piccole quantità di stupefacenti, verosimilmente acquistate poco prima nelle campagne tra Garbana, Morsella e il paese dell’Offella. I carabinieri, sotto la regia della Procura distrettuale antimafia di Milano, hanno dunque smantellato un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga. Le indagini hanno consentito di accertare un volume di vendite parti a circa 100 grammi di eroina e 120 grammi di cocaina al giorno, con un ricavo medio stimato tra i 5mila e i 7mila euro giorno. Inoltre sono stati identificati oltre 200 assuntori di sostanze stupefacenti, tutti acquirenti provenienti da Milano, Novara e Pavia, segnalati alla Prefettura ai quali, in numerosi casi, è stata anche ritirata la patente di guida. Complessivamente è stato sequestrato circa un chilogrammo di eroina e cocaina, procedendo in un episodio all’arresto in flagranza di un “corriere”, nell’aprile del 2019, che stava trasportando cinquecento grammi di stupefacente da Milano alla zona di spac