Mortara: i negozi nel mirino del crimine: tre colpi in pochi giorni tra furti e vetrine infrante
MORTARA – Negozi nel mirino dei malviventi. Tre esercizi commerciali del centro sono stati colpiti da quelli che per il momento restano ancora “i soliti ignoti”. Nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 marzo, i delinquenti hanno letteralmente sfondato la vetrina dell’ottica Reverchon sotto i portici dell’Edra, in corso Garibaldi, a pochi passi da piazza del teatro. Per sfondare il vetro, secondo una prima ricostruzione dei fatti, probabilmente i ladri hanno utilizzato un martelletto rubato alla stazione ferroviaria. Proprio il piccolo martello è stato abbandonato dai malviventi all’interno del negozio. Il blitz è stato rapidissimo: una volta mandata in frantumi la vetrina, i ladri hanno razziato gli occhiali, da sole e da vista, presenti in vetrina e quelli più in vista all’interno del negozio. In tutto, una sessantina di paia. Ovviamente il negozio esponeva i prodotti più belli, per richiamare l’attenzione dei passanti, che inevitabilmente sono anche quelli più costosi. Un danno notevole, dunque, per il punto vendita mortarese del gruppo Reverchon.
Giorni prima anche la farmacia Parini, sempre in corso Garibaldi, è stata colpita da quello che sembra essere un ladro in solitaria. Qui, un uomo, approfittando dell’assenza dei titolari ha iniziato a rubare cosmetici prendendoli dall’espositore e portandoli all’esterno della storica farmacia mortarese. Probabilmente il ladro è stato notato da qualche passante e per non dare troppo nell’occhio ha deciso di acquistare un prodotto da banco. Con tanto di scontrino fiscale, ovviamente. Questo potrebbe essere utile per inchiodare il ladro di cosmetici.
Venerdì 8 marzo anche Fiori Bertola è stato vittima della criminalità. Poco prima delle 16, una donna, approfittando della presenza di numerosi clienti all’interno del negozio, è riuscita ad entrare nel retro del negozio senza dare nell’occhio: qui, all’interno di una borsa, ha “prelevato” l’intero incasso della mattinata lavorativa di una giornata, quella della festa della donna, tradizionalmente redditizia per i fioristi.
Dopo aver “incassato” l’incasso, la ladra se l’è data a gambe riuscendo a insospettire la titolare.
“Mi sono accorta che qualcosa non andava solo nel momento in cui l’ho vista uscire frettolosamente dal negozio, ho controllato immediatamente ciò che mancava e sono corsa fuori per inseguirla ma ovviamente si era già dileguata. – questo il racconto affidato ai social di Annalisa Zandi – Ho poi chiamato i carabinieri , intervenuti tempestivamente, per constatare quanto accaduto. Dalle telecamere di sorveglianza esterne abbiamo visto che quando è uscita dal negozio, verso le16 e 10, si è diretta verso la fine di via Cairoli, imboccando via Bress, o contrada San Cassiano o via Porta di Giove”.
Le telecamere hanno permesso di fare l’identikit della ladra: una donna robusta, sulla cinquantina, capelli a caschetto neri, vestita con cappotto nero, scarponcini neri, gonna nera aderente fino a quasi le caviglie.
“Eravamo in piedi dalle 4 e mezza del mattino, tutto il giorno a correre come dei matti per far contenti i nostri clienti. Nel pomeriggio abbiamo lavorato con un nervosismo, un rancore e un’amarezza mai provata prima. – prosegue il racconto-sfogo di Annalisa Zandi – Non ci siamo mai fatte fregare in questo modo, abbiamo sempre cercato di prevenire le situazioni di furti con sistemi di sicurezza all’avanguardia, vetri anti sfondamento, porte blindate e telecamere di sorveglianza, ma queste persone ti colpiscono nei momenti in cui sei fragile, in momenti di distrazione e di confusione, assolutamente normali in festività in cui l’affluenza di clienti da accontentare è maggiore rispetto ai giorni normali, confondendosi fra i clienti che girano indecisi in negozio”.
“E’ già capitato in negozio di vedere gente strana, persone che destano sospetti, sostando in negozio in negozio più del dovuto e guardandosi un po’ troppo attorno, senza acquistare nulla. - prosegue - A volte ci sembra quasi di essere esagerate e paranoiche ma la realtà è che viviamo giornalmente con il terrore di questa gentaglia che possa farci del male o rubare ciò che con tanta fatica abbiamo onestamente guadagnato. Noi commercianti dobbiamo fare i conti ogni giorno con soldi falsi, rapine, furti, spaccate di vetrine, sempre più all’ordine del giorno. Che dire, non siamo i primi e, con i tempi che ci sono, di certo nemmeno gli ultimi, purtroppo. Ai miei colleghi commercianti, facciamo ancora più attenzione”.