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COZZO - Dall’allacciamento abusivo alla corrente elettrica all’arresto per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti il passo è breve. Anzi, più veloce della luce. Arrestati due albanesi di 19 e 22 anni che all’interno della cascina “Cascinazza” di Cozzo avevano allestito un sofisticato impianto di coltivazione di cannabis finalizzata allo spaccio. Una vera e propria serra che trovava posto in diversi locali della cascina, dotati di impianto di climatizzazione e illuminazione con lampade alogene che consentivano la crescita e lo sviluppo di 600 piante in tutto, delle quali la metà già mature e le restanti in fase di crescita, per un peso complessivo di 720 chilogrammi. 
La scoperta è avvenuta grazie all’allacciamento abusivo alla rete rilevato dal gestore E-Distribuzione che ha conteggiato un prelievo giornaliero di 150 Kw di energia e lo ha segnalato alle autorità. I due giovani, entrambi di origine albanese, sono stati arrestati come responsabili in concorso dei reati di produzione e detenzione illecite di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, ma anche di furto di energia elettrica. 
Al termine delle operazioni, che si sono svolte nelle prime ore del mattino di martedì 12 marzo, i carabinieri della Sezione operativa di Vigevano, unitamente ai militari della Compagnia di Vigevano e a quelli di Candia hanno arrestato i due giovani che si trovano nel carcere di Pavia. Nella fase esecutiva dell’operazione hanno contribuito anche la Sezione radiomobile con equipaggio e le pattuglie dei carabinieri di Robbio e Gravellona, oltre a quelli di Vigevano e Candia.

Riccardo Carena