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GAMBOLÒ - “Ritorno al futuro”: l’operazione delle Fiamme Gialle si chiamava così perché, nel numeroso arsenale di auto di lusso sequestrate, c’era perfino la vettura del film diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd, la DeLorean DMC-12. Ma era una delle tante: negli ultimi 40 anni ha dichiarato redditi complessivi per 150 mila euro: circa 310 euro ogni mese, una cifra bassissima, sotto la soglia di povertà. In realtà era ricchissimo. Nel paese dove è domiciliato, Gambolò, lo vedevano girare in Bentley. La vettura non poteva passare inosservata. Al maxi evasore nella mattinata di venerdì scorso, 8 gennaio, sono stati sequestrati beni per un valore di 30 milioni di euro. Nell’elenco dei sequestri preventivi eseguiti dai militari della Guardia di Finanza di Bologna figurano 11 immobili, di cui tre complessi con parco, piscina e autorimessa, una villa sul mare in Costa Azzurra, 38 autovetture tra cui diverse Bentley, Porsche, 10 Ferrari ed auto d’epoca oltre a quote societarie e a 800 mila euro in contanti. L’imprenditore di 74 anni formalmente risiede a Montecarlo. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Milano - Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, in accoglimento della richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Pavia, nelle persone del procuratore aggiunto Mario Venditti e del sostituto, Andrea Zanoncelli. L’uomo è ritenuto fiscalmente e socialmente pericoloso in ragione di una “condotta sistematica, continua, che si autoalimenta da oltre 40 anni di evasione”. L’ultima operazione, “Ritorno al futuro”, come l’auto, consiste nell’epilogo dell’operazione “Mille miglia” (gara automobilistica alla quale in passato l’uomo aveva partecipato), avviata a Bologna nel 2016 dopo il fallimento di una società la cui sede fittizia era proprio nel capoluogo emiliano, dalla quale avrebbe distratto beni per circa 7,5 milioni di euro. In quel caso il settantaquattrenne era stato arrestato per bancarotta fraudolenta. Con lui avevano ricevuto la denuncia altre 14 persone. Secondo i riscontri delle Fiamme Gialle l’imprenditore in 40 anni di attività, come persona fisica e tramite persone giuridiche di comodo, ha accumulato un debito con l’erario pari ad almeno 100 milioni di euro. Tra le tante accuse non manca quella di aver costituito 26 società in Italia e 6 all’estero, intestate a numerosi prestanome tra i quali figurano anche diversi ultraottantenni, due persone decedute e una affetta da psicosi cronica. L’elenco di condanne nel suo casellario giudiziario comprende reati tributari, truffa, riciclaggio, usura oltre all’evasione sistematica delle tasse. Nel corso del tempo aveva accumulato il suo “tesoretto” proprio col commercio di auto storiche e di lusso e di appartamenti. Aveva un tenore di vita altissimo, eppure era sconosciuto al fi