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Il primo componente della banda era stato arrestato nel febbraio 2022 dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Pavia, che lo hanno rintracciato. 
Il secondo è finito in manette un mese dopo: si trovava nel porto di Ancona e stava cercando clandestinamente di imbarcarsi, nascosto in un camion, per tornare in Albania, la sua patria. La polizia di frontiera lo ha scovato e tratto in arresto. Si è conclusa venerdì 12 luglio l’operazione che ha fermato un sodalizio criminale di quattro uomini, tutti albanesi, specializzati nei furti in abitazione. Almeno venti i colpi accertati, commessi in una manciata di mesi non solo in Lomellina e nel Pavese ma anche nelle zone di Alessandria, Lodi e Savona. Le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri pavesi erano iniziate nel 2021. Per muoversi con disinvoltura i malviventi (tutti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio) utilizzavano automobili rubate oppure intestate a prestanome. Durante il primo intervento, quello che ha permesso di arrestare il primo dei componenti, i militari erano riusciti a recuperare parte della refurtiva, oggetti preziosi del valore di svariate migliaia di euro, e a restituirli ai legittimi proprietari. 
Nel corso delle prime ore della mattinata del 12 luglio è stata data esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dei due criminali ancora alla macchia: uno si trova attualmente detenuto presso la casa circondariale di Viterbo, l’altro nelle camere di sicurezza della caserma di Pavia. 
L’attività di indagine è stata condotta dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Pavia, sotto la direzione del sostituto procuratore Valentina De Stefano.