AAA... medici di medicina generale cercasi. E il Comune offre la sede di palazzo Cambieri a un prezzo “stracciato” pur di spingere nuovi professionisti ad aderire all’Associazione medici associati. Con solo quattro associati, il servizio al cittadino rischia di non essere del tutto soddisfacente nonostante gli sforzi dei medici che seguono centinaia di mutuati. Ma la carenza di “camici bianchi” resta un problema. Così l’amministrazione ha scelto di concedere la sede di palazzo Cambieri ad un costo di affitto “calmierato” e fisso. Solo 125 euro al mese per ogni associato. “La carenza dei medici di famiglia – commenta l’assessore Paola Baldin – è un problema che riguarda Mortara e tutto il territorio. Siamo consapevoli dell’importanza fondamentale rivestita dalla medicina di base, soprattutto nelle nostre comunità, in cui l’età media della popolazione è in costante aumento. Il nostro obiettivo è quindi quello di incentivare e agevolare l’arrivo di nuovi medici, anche perché nei prossimi anni alcuni stimati professionisti locali andranno in pensione. Per questa ragione abbiamo deciso di concedere gli spazi dell’edificio pubblico di palazzo Cambieri ad una cifra quasi simbolica di 125 euro. Inoltre le spese di manutenzione dell’ascensore sono sostenute dal Comune che, anche in questo modo, dimostra la sua attenzione verso l’Associazione dei medici di base”. Il tema della carenza dei medici sarà discusso anche in consiglio comunale giovedì prossimo, 30 settembre. La Lega ha presentato una mozione per chiedere al Governo di Roma un intervento immediato, prima che venga superato il punto di non ritorno. Serve un piano nazionale per fronteggiare la cronica carenza di medici negli ambulatori territoriali, al fine di garantirne una presenza capillare sul territorio ed evitare disservizi ai cittadini. I medici di base rappresentano la spina dorsale del sistema sanitario nazionale, sono il primo punto di riferimento e di assistenza per i cittadini. “Chiediamo al Governo - conclude Paola Baldin - di incrementare i finanziamenti per le borse di studio, riportandole almeno alla quota prevista per il triennio 2019/2022, ovvero 313, quindi anticipare la fine del corso di formazione del triennio 2018/2021, mantenendo ovviamente inalterato il monte ore formativo. In questo modo 379 tirocinanti diventerebbero effettivi già nei prossimi mesi e non l’anno prossimo. È fondamentale inoltre valutare una rimodulazione degli accessi alla facoltà di Medicina, così da superare i problemi legati alla carenza di medici di base. Occorre intervenire subito con azioni mirate e concrete per tamponare questo drastico calo. Nei prossimi cinque anni infatti, a livello nazionale, avremo nel Paese oltre 14mila medici in meno. Si tratta del 53 per cento del totale e significa che circa 14 milioni di italiani resteranno senza copertura di un medico di base”.Luca Degrandi