Da Oltralpe arrivano di recente notizie che fanno preoccupare anche gli italiani per un possibile allineamento. Green pass non solo per stadi, cinema, teatri e grandi eventi ma anche per usufruire di servizi più alla mano come un caffè al bar o un pranzo al ristorante. Una misura che lascia perplessi la maggior parte dei lavoratori del settore che non possono che esprimere incertezze a riguardo. Enrico Cordani (nella foto), del Bar Beldiporto, esprime così la sua: “Al momento non credo si debba formulare ancora un giudizio. È ancora prematuro, la scelta deve essere discussa con criterio. Al momento opportuno se ne potrà parlare maggiormente. Per ora si può dire che sicuramente è meglio ogni strada per poter rimanere aperti piuttosto che chiudere”. Un problema che si ripercuoterebbe soprattutto per coloro che non sono vaccinati. “Su di loro – prosegue – non mi esprimo: ognuno è libero di scegliere la propria via e non stiamo comunque parlando di questo. A noi sicuramente conviene questa strada per rimanere aperti e quantomeno mantenere dei ritmi normali di lavoro. Nel mio caso specifico poi, avendo un bar tabaccheria, non ho mai sofferto tantissimo. Per fortuna ho potuto lavorare sempre anche se naturalmente la parte della caffetteria ha avuto un calo notevole. Ma ora si riesce fortunatamente a vivere dignitosamente”. È contento di vedere che la città sia più viva e che la gente abbia voglia di uscire. “Vedo – conclude – che i miei colleghi lavorano bene con il dehor. Per il tipo di attività che possiedo non ne ho molto bisogno, ma sicuramente è un bene che il Comune abbia offerto gli spazi gratuitamente ai bar della città. È un segno di ripresa importante che spero si possa mantenere anche nel prossimo futuro con delle misure adeguate. Così la nostra città è davvero più bella e in genere siamo tutti più felici”. Vittorio Orsin