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Doppio via libera in consiglio comunale, con il voto dello scorso 27 maggio, ai piani integrati per la trasformazione di due aree della città: c’è il parere favorevole alla realizzazione di un market Eurospin e di un fast food nell’aera Stomboli ed è stato anche adottato il piano per il recupero dell’area degradata di corso Piave. Per i prossimi 60 giorni ci sarà spazio per le osservazioni che potranno essere presentate in municipio. Infine i progetti torneranno in consiglio comunale per il voto di approvazione. L’area dell’ex vivaio di via Vecellio è di 15mila 424 metri quadrati. L’attuale piano di trasformazione permette la costruzione di un market di medie dimensioni (2mila metri quadrati totali: mille e 300 di superficie di vendita e 700 metri quadrati di magazzino) e di un Fast Food su una superficie di 600metri quadrati. In cambio, tra opere di completamento e denaro contanti, l’ente pubblico incasserà 765mila euro. Tra le opere a carico della proprietà spicca il completamento della strada che conduce all’abbazia di Sant’Albino (valore stimanto di 122mila euro), la realizzazione di un parcheggio pubblico e aree verdi su una superficie di 5mila metri quadrati. La Provincia finanzierà invece la segnaletica e l’attraversamento pedonale della 494 verso l’ospedale. Inoltre nelle casse comunali entreranno 160mila euro di oneri di urbanizzazione, più altri 140mila di oneri qualitativi. Le basi per spalancare le porte ad un insediamento commerciale in via Vecellio furono gettate nel 2011. Infatti il 3 marzo di 10 anni fa l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Roberto Robecchi approvò il cambio di destinazione d’uso dell’area che passò da uso agricolo a commerciale. Il Piano regolatore dell’epoca prevedeva l’autorizzazione ad una superficie di vendita di ben 2mila e 500metri quadrati. Sempre in quel periodo, come opera di compensazione, fu realizzato il segmento di pista ciclabile (250metri) verso Sant’Albino. Nulla di più. Poi, nel 2019, la proprietà ha presentato un nuovo progetto, quello approvato lo scorso 27 maggio. Prima, però, l’amministrazione ha convocato la conferenza dei servizi a cui ha partecipato solo Ats e AsMortara. Assenti giustificati, come risulta agli atti, l’associazione commercianti. L’abilità dell’assessore è stata quella di ottenere il massimo a favore dell’interesse pubblico (valore complessivo di 765mila euro) a fronte di un progetto scente che risalgono al 2011. “Penso che in questo modo – commenta l’assessore Luigi Tarantola – l’ente pubblico abbia ottenuto il massimo tra soldi e opere di interesse generale. Non si sta facendo della retorica, ma solo una ricostruzione dei fatti. Abbiamo dovuto affrontare la questione del cambio di destinazione d’uso del terreno agricolo decisa nel 2011 da un’amministrazione di cui né io né il sindaco Facchinotti facevamo parte. A tutti piacerebbe vedere nei pressi dell’abbazia un parco con il laghetto e i pesci rossi. La realtà è che non è possibile imporre d’autorità un nuovo cambio di destinazione d’uso. Sarebbero necessdari anni e soldi per sostenere una causa con la proprietà. L’unica strategia corretta è quella di ottenere il massimo per i mortaresi. Così come credo che siamo riusciti a fare. Il parcheggio servirà per i pellegrini in transito per Sant’Albino e sarà utile per chi si reca l’ospedale. La sua manutenzione sarà a carico della proprietà. Sottolinea anche il completamento della pista ciclabile e la realizzazione di aree verdi a schermo della vista dall’abbazia. Sono ulteriori elementi qualificanti. Non stiamo parlando di pochi alberelli striminziti. Inoltre non c’è spreco di suolo pubblico, esattamente come prescritto dalla legge regionale. Infine la competizione tra supermercati non mina il commercio al dettaglio. Si tratta di una concorrenza interna tra market”