Il sogno del vice sindaco Luigi Tarantola: creare una casa di cura per anziani malati di Alzheimer nell’area Marzotto. Un progetto di cui l’assessore aveva discusso alcuni anni fa con la speranza possa essere tirato fuori dal cassetto. “Purtroppo temo che ancora per diversi anni non vedremo una soluzione al problema della grande area industriale dismessa – confessa Luigi Tarantola – ma ricordo gli incontri fatti con la proprietà e le idee che erano state messe sul tavolo. Poi, purtroppo, la crisi edilizia e quella sanitaria mondiale hanno bloccato tutto. Ma resta valida l’idea di base. Lì può nascere una struttura utile alla città”. Riavvolgendo il nastro della memoria l’assessore torna agli anni in cui lo stabilimento Marzotto, specializzata nella pettinatura della lana, dava lavoro a centinaia di persone. Una storia che ha coinvolto, oltre ai numerosi dipendenti del “fabbricone”, tutta una città, legata a quell’industria come se fosse unita da un cordone ombelicale. Da tempo, però, il cordone ombelicale è stato reciso, quando, nel 2005, gli ultimi 141 dipendenti sono rimasti senza lavoro. Quella ferita non si è mai del tutto rimarginata. E difficilmente potrà farlo fino a quando il grande spazio occupato dal “fabbricone” rimarrà una sorta di spettro bianco che si estende lungo via Lomellina. “L’amministrazione vuole riqualificare la zona – spiega l’assessore Luigi Tarantola – e questo è il punto di partenza imprescindibile. Ma è evidente che spetta alla proprietà mettere mano alla grande area industriale. L’amministrazione comunale ha il compito di favorire e stimolare la proprietà verso un’azione di recupero dell’area. Ma non deve essere un dogma assoluto da perseguire senza avere in cambio delle opere a favore della collettività. Infatti il recupero dell’area deve essere un recupero di qualità e non ci devono solo essere una serie di villette”. L’area complessiva è di circa 93mila metri quadrati. L’assessore insiste sul fatto che una zona di questa estensione deve ospitare, oltre alle abitazioni, anche una serie di servizi come zone verdi, parcheggi, piazze fruibili, viali alberati, piste ciclabili e, come era stato ventilato in passato, anche un centro dedicato agli anziani. Al Comune compete la possibilità di decidere sulle volumetrie, suggerendo quanto spazio dedicare al verde pubblico o ai parcheggi o alle piazze e alle villette a schiera.Luca Degrand