Il 18 aprile a Mortara era festa. Lo aveva stabilito una delibera del consiglio comunale cittadino del 1542 per celebrare alcuni miracoli avvenuti per intercessione della Madonna venerata nel santuario di Santa Maria del Campo. Non ci sono notizie certe sui miracoli e la chiesa, secondo alcune fonti, esisteva già nel XII secolo. Di seguito pubblichiamo uno scritto di don Giovanni Zorzoli che svela quando è avvenuto il primo miracolo: era il 12 maggio 1341 e il sacerdote mortarese lo ha “scoperto” durante un esorcismo condotto nel 2001. E proprio a quel periodo si riferisce lo scritto di don Giovanni Zorzoli.Gli scritti che seguono hanno valore di rivelazione privata; cioè non meritano altra credibilità che una fede umana, in ossequio alle disposizioni della Chiesa Cattolica in materia di apparizioni o rivelazioni soprannaturali.A questi criteri, perciò, attesto di volermi attenere, come figlio ubbidiente della Santa Chiesa.Mi è parso, tuttavia, di rendere un omaggio doveroso alla Madonna, e forse una testimonianza (sempre di natura privata – lo ribadisco) col pubblicare il racconto del primo miracolo avvenuto nella frazione Madonna del Campo, di cui pressoché nessuna memoria o tradizione si ricorda. Le notizie che riferisco traggono origine da un recente esorcismo (sabato 26 maggio 2001, ore 12), che io stesso ho condotto, alla presenza di un testimone, su una persona ossessa da Lucifero, l’angelo della luce decaduto. Al momento centrale della preghiera esorcistica, quando il demonio è più indebolito dalla potenza di Dio, tramite l’esorcista, il quale comanda in nome di Gesù come suo strumento; e perde per così dire le forze più virulente, gli si chiede, secondo il Rituale, oltre al nome, ciò che più lo umilia e quali preghiere più lo debellano, onde insistere per debellarlo con maggior efficacia; mi è parso, per divino suggerimento, di intimargli in nome di Gesù e di Maria di raccontare – senza inganni – la storia del miracolo avvenuto alla Madonna del Campo (frazione di Mortara), del tutto dimenticato nel corso dei secoli.Ecco che cosa è uscito da quello spirito cattivo, tra contorcimenti, spasimi, sospiri, urla, tentativi di ribellione all’imposizione dell’esorcista, con un filo di voce:Anno 1341, 12 maggio: ci fu un alluvione che colpì la città di Mortara, particolarmente la frazione della Madonna del Campo. Dei bambini con alcuni adulti, si erano rifugiati nella chiesetta, in un vano, per salvarsi dall’inondazione. L’acqua andava crescendo sempre più di livello. La Madonna ha salvato i bambini e i pochi adulti; ha mandato i suoi Angeli; ha sconfitto i diavoli che volevano annegare ed uccidere i bambini. E’ venuto poi fuori il sole e l’acqua si è ritirata velocemente. Nel campo su cui era costruita la chiesa sono venuti fuori i fiori, formando un’aiuola fiorita. Anche le piante da frutto sono fiorite ed hanno maturato subito i frutti.Questo il racconto di Lucifero, fatto per ordine di Dio e a gloria della Madonna, del tutto involontariamente. Gli domandai alla fine perché non voleva raccontare il miracolo. Risposta: “Non volevo dirtelo perché è la mia sconfitta”.In umiltà devo dire che avevo il cuore traboccante di gioia e di riconoscenza verso Dio e la sua santissima Madre. Pur con le dovute riserve imposte dalla Chiesa, non possiamo pensare con gioia che la Madonna ci ha sempre voluto bene e protetti, anche miracolosamente? E la frazione della Madonna del Campo non può aver tratto il suo nome dalla “Madonna del campo fiorito”