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Viabilità come non la si era mai vista prima grazie alla realizzazione di due nuove rotonde: una a Castello D’Agogna e l’altra a Lomello. Un investimento complessivo da circa 800mila euro e l’impegno congiunto di Provincia di Pavia e Anas. Ma l’obiettivo è unico: basta alle “strade di sangue” e via ad un programma complessivo sulla viabilità locale che favorisca spostamenti di persone e merci. Perché anche l’aspetto socio-economico ne trarrà beneficio. Ne è convinta Daniela Bio (nella foto), la mortarese vicepresidente della Provincia, vera “guardiana” delle opere pubbliche programmate sulla rete viabilistica locale. “Lo scorso 10 marzo – spiega infatti Daniela Bio – in videoconferenza abbiamo fatto una riunione che ha coinvolto la Provincia e l’Anas, l’ente che da gennaio gestisce le ex strade provinciali. Il colloquio è stato molto proficuo, infatti tutti i progetti già elaborati e finanziati dalla Provincia saranno comunque realizzati nel corso di quest’anno. Non ci saranno intoppi dovuti al passaggio di consegne tra Provincia e Anas. Anzi, la Provincia continuerà a svolgere un ruolo determinante nel segnalare all’Anas le criticità e le esigenze del territorio. I problemi potranno quindi essere risolti più rapidamente grazie alla maggior capacità di spesa e investimento di Anas”. Intanto il 2020 sarà l’anno delle due nuove rotonde. La prima, sulla 494, è quella sul territorio di Castello D’Agogna. Un lavoro per il quale la Provincia ha messo a bilancio circa 450mila euro. “In quel punto – sottolinea Daniela Bio – c’è un incrocio a raso molto pericoloso. E’ un punto in cui si sino verificati diversi incidenti, alcuni anche con esito letale. Ovviamente oltre alla due rotatorie sarà predisposta una nuova e adeguata illuminazione. Inoltre, con il passaggio ad Anas delle arterie stradali per un totale di quasi 300 chilometri, continueremo, attraverso la Provincia, a proporre soluzioni progettuali di fattibilità. In nostro impegno non termina qua e proseguiremo a presentare progetti di utilità collettiva, pensate per migliorare la sicurezza stradale. A questo si aggiunge anche un effetto trasversale a carattere socio-economico e turistico”