Quando la solidarietà ti scorre nelle vene: Federica Babetto dalle donazioni fino ai vertici Avis provinciali e regionali
Tutto è iniziato con un adesivo Avis appeso in cameretta e il sogno di diventare, appena compiuti i 18 anni, una donatrice di sangue. A distanza di dieci anni Federica Babetto non solo ha coronato il suo desiderio di bambina, ma è anche diventata una delle figure chiave a livello provinciale, regionale e nazionale dell’Associazione volontari italiani del sangue. Oggi Federica Babetto è vicepresidente vicario dell’Avis provinciale, è membro esecutivo della Consulta nazionale giovani (under 30) e membro del Consiglio nazionale dei giovani. Una sorta di scalata nel mondo del volontariato che dimostra la passione e la competenza messa in campo dalla giovane mortarese che per l’Avis ha messo il braccio (con le donazioni di sangue) ma soprattutto la testa (con una laurea in giurisprudenza che le ha permesso di entrare nel gruppo di lavoro per la revisione dello statuto nazionale del sodalizio).
“Da bambina – racconta Federica Babetto – l’allora presidente Pier Giorgio Maschietto mi regalò un adesivo dell’Avis che appesi immediatamente in camera. Da quel momento ho sempre desiderato entrare nell’associazione e appena ho potuto l’ho fatto. Nel 2016 sono entrata a far parte del consiglio direttivo cittadino. Ma la svolta è arrivata nel 2021 quando sono entrata nel consiglio provinciale. Infine sono uno dei tre rappresentanti di cui ha diritto regione Lombardia all’interno della Consulta. Sono impegni che mi arricchiscono come persona, ma anche a livello professionale. A differenza da quanto si possa pensare non si tratta semplicemente di donare il sangue due o tre volte all’anno. La famiglia Avis ha una missione: vogliamo costruire insieme una comunità sempre più unita e solidale. Il nostro ruolo di volontari ci impegna a diffondere la cultura del dono, del benessere, dell’amor proprio e della condivisione. Essere volontari significa guardare alla società, rivolgersi ai giovani, alla politica, alle istituzioni, tessere rapporti con le pubbliche amministrazione e con il mondo dell’impresa. Vogliamo essere un modello per le persone che hanno bisogno e uno strumento utile alla società e gli enti pubblici”.
Chi aderisce ad Avis stringe un vero e proprio patto per la salute di tutti. In che modo? Creando una rete tra imprese e realtà del terzo settore per sensibilizzare i cittadini, i giovani e i lavoratori su temi come la sicurezza e il benessere. Avis mette in campo strategie e pratiche virtuose per generare informazione e sensibilità. Federica Babetto ha iniziato nelle scuole mortaresi dove, per conto di Avis, faceva informazione e divulgazione. Ora prosegue questo impegno a livello provinciale e nazionale.
“È fondamentale – conclude Federica babetto - stimolare sempre di più le persone verso la consapevolezza che l’attenzione nei confronti dell’altro. Dal benessere comune tutti possono trarre giovamento. Sono principi propri della donazione di sangue”.
Da questo punto di vista Mortara rappresenta un fiore all’occhiello del volontariato. Nel 2022 sono state registrate 1384 donazioni. Inoltre la sede Avis di palazzo Cambieri è in fase di ampliamento. Servono più spazi per adeguare i locali alle normative imposte da Ats.
Luca Degrandi