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È partita martedì 17 maggio l’operazione “sicurezza stradale” voluta dall’assessore Luigi Granelli. Dopo un “check up” durato due mesi sullo stato della segnaletica verticale, ora è il momento di “raddrizzare” tutti i pali e sostituire i cartelli. Si tratta di un maxi intervento da circa 36mila euro che porterà alla riqualificazione di 805 dispositivi.“Si va dal palo storto al cartello sporco oppure semplicemente imbrattato – spiega l’assessore alla sicurezza - fino ad arrivare ai casi estremi in cui il cartello è completamente mancante e deve essere ripristinato. Questa operazione di manutenzione straordinaria riguarda anche gli specchi, indispensabili per affrontare in sicurezza alcuni incroci del centro”. Ci vorranno circa tre settimane (15 giorni lavorativi) per completare il lavoro previsto su tutta la città. In questa prima fase sarà sostituita la segnaletica verticale che versa nelle condizioni peggiori. Nel complesso, come già ricordato, si tratta in tutto di 805 cartelli. Ma la cosiddetta “fase uno”, quella più urgente, riguarderà il 30 per cento di questi. “In questi anni è stata posta molta attenzione sulla segnaletica orizzontale – ricorda Luigi Granelli – che, infatti, si trova in ottime condizioni. E’ stata, al contrario, leggermente trascurata la manutenzione straordinaria della segnaletica verticale. Con questo intervento recupereremo un po’ di terreno perso e renderemo uniforme la situazione in città, migliorando la sicurezza per pedoni, ciclisti e automobilisti. Non si tratta di un lavoro improvvisato. Prima c’è stata un’attenta indagine, condotta dagli agenti della Polizia locale, per conoscere lo stato di fatto della segnaletica verticale. Ogni punto da sistemare è stato fotografato, censito e inserito in una sorta di anagrafe digitale in modo da conoscere anche l’urgenza dell’intervento. Solo dopo questa prima fase conoscitiva e di studio è ora possibile partire con la cosiddetta fase uno. Infatti nelle prossime tre settimane saranno sistemati tutti i cartelli che compromettono la sicurezza. In alcuni casi è solamente necessario raddrizzare dei dispositivi mal posizionati. Faccio l’esempio dell’indicazione del limite dei trenta chilometri all’ora presente presso le strisce pedonali in corso Torino. In quel caso il dispositivo è semplicemente girato in modo errato. In altri casi sarà necessaria la sostituzione completa del cartello o dello specchio”.Luca Degrand