Tra l’assessore al Commercio Luigi Granelli e Ascom, l’associazione commercianti, è scontro totale. Le bordate lanciate la scorsa settimana dall’esponente della giunta Facchinotti non solo sbattono contro il muro di Ascom, ma vengono rispedite al mittente con decisione. E’ il numero uno di Ascom Mortara, Edoardo Rossi, che interviene a difesa dell’associazione e dell’intera struttura di corso Cavour. Replicando alle affermazioni di Granelli, Rossi avanza due richieste: la prima prevede le scuse di Granelli e la seconda riguarda l’intervento del sindaco Facchinotti per richiamare all’ordine il suo assessore. “Nelle sue dichiarazioni l’assessore è riuscito a dire tutto e il contrario di tutto. – attacca il presidente di Ascom – Prima ha spiegato che accedere ai ristori era facile, ma i numeri dicono che su 200 domande attese ne sono arrivate appena 38, segno che proprio così semplice non era. Poi ha incolpato Ascom di non aver spiegato bene ai commercianti le procedure per richiedere i soldi, ma subito dopo dice che ormai tutti hanno qualcuno che compila quei documenti per loro. A questo punto sono io che faccio una domanda a Granelli: con questa sua supposizione vuol forse far intendere che i dipendenti di Ascom e i commercialisti di Mortara siano incapaci di compilare i moduli predisposti dal Comune? Beh, voglio tranquillizzarlo. In Ascom tutti i nostri collaboratori sono più che preparati e svolgono il loro lavoro con passione e competenza”. Le accuse mosse da Granelli erano pesantissime. In buona sostanza ha accusato Ascom di non aver spiegato bene ai propri iscritti come partecipare al bando. Il che può essere letto in due direzioni: o chi si trova ad assistere i commercianti non è evidentemente in grado di svolgere il proprio lavoro o c’è stata una precisa volontà di sabotare i “ristori” promossi dal Comune. Se fosse vero il secondo punto di vista, vorrebbe dire che Ascom avrebbe preferito danneggiare i propri assistiti, privandoli dei ristori, per fare uno sgambetto a non si sa bene chi. Forse al Comune, forse all’assessore. Praticamente come quel marito che per fare un dispetto alla moglie… Ma in Ascom, ed è un fatto acclarato da anni e anni di attività e di promozione del commercio, non sono abituati a lavorare in questa maniera. Proprio per questo motivo è arrivata una levata di scudi che rispedisce a Granelli le accuse più o meno velate avanzate dallo stesso assessore. “Trovo le frasi di Granelli offensive e gravemente lesive della reputazione di Ascom e dei suoi dipendenti. – prosegue Edoardo Rossi – Ci aspettiamo delle scuse dall’assessore Granelli o ci vedremo costretti a difendere la nostra onorabilità nelle sedi che i nostri legali riterranno opportune. La verità, caro assessore Granelli, è che i paletti e i labirinti burocratici che questi ristori presentavano sono stati l’ennesima presa in giro per un settore, quello del commercio, che da anni cerca, inutilmente, un dialogo con l’amministrazione”.La frattura tra Luigi Granelli e Ascom è ormai incolmabile. Mai si era verificata una situazione simile tra l’assessore al Commercio di turno e l’associazione che rappresenta i commercianti stessi. Nemmeno ai tempi del predecessore di Granelli, Elio Pecchenino, quando le divergenze tra Comune e Ascom erano emerse. Ma il dibattito e il confronto erano sempre rimasti sul terreno del rispetto reciproco. “Infine – conclude il presidente Rossi – mi permetto di rigettare le accuse fatte ad Ascom di voler fare campagna elettorale. Noi le nostre elezioni le abbiamo fatte poco tempo fa e i voti che mi hanno conferito nuovamente il ruolo di presidente, mi mettono nella posizione di avere come unica priorità quella di difendere i miei associati. Anche da intemerate scomposte come quelle che lei ha teso a tutta la categoria che rappresento, offendendola ingiustamente. Mi auguro che il sindaco Marco Facchinotti, come gli è toccato spesso fare in passato, sappia prendere in mano la situazione, richiamando il suo assessore a un comportamento più consono al ruolo che ricopre”.Il sindaco si trova così in mezzo ad uno scontro senza precedenti, ad una manciata di mesi dalle elezioni. E se è pur vero che Facchinotti non può vestire nuovamente la fascia tricolore, gli aspiranti sindaci (che non mancano in casa Lega) potrebbero non aver gradito le cannonate gratuite di Granelli. A Facchinotti resta solo una bella gatta da pelare