Tutto fuorché una semplice cerimonia. Le bandiere issate simboleggiano la coesione del gruppo Fse Mortara 1 e di una stessa fedeltà alla promessa scout ed ai principi dello scautismo: servizio a Dio, servizio alla Patria, servizio all’Europa. Ognuno di questi tre punti è simboleggiato dalla bandiera con il giglio, dal Tricolore e dalla bandiera europea.Con l’ambiziosa premessa di coinvolgere nei prossimi mesi l’intera comunità, con numerosi appuntamenti già in calendario in giro per la città, sabato scorso, 23 ottobre, gli scout Fse Mortara1 hanno aperto ufficialmente l’anno che porterà, di evento in evento, alle celebrazioni per il 40esimo anniversario dalla fondazione avvenuta nel 1982.L’alzabandiera nella sede di via Baroni ha rappresentato il momento più solenne e allo stesso tempo più emozionante dell’intero pomeriggio.“Il giglio con le otto punte rosse - spiega il capogruppo Giuseppe Felicioni - ricorda le beatitudini del Vangelo e richiama le nostre origini cristiane e l’adesione alla Chiesa. Nella bandiera italiana si racchiude invece il nostro senso civico di formazione di buoni cristiani e buoni cittadini. La bandiera europea con la corona di stelle della Vergine Maria descritta nell’Apocalisse, rappresenta infine l’unione dei popoli del nostro continente”. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco Marco Facchinotti e don Carlo Cattaneo, che ha appena preso servizio a Mortara e che ricoprirà il fondamentale ruolo di assistente spirituale del gruppo Fse Mortara 1.Ma sul prato della sede c’erano soprattutto loro, gli scout. Più di 120 persone, con un movimento destinato a crescere sia nei numeri che nelle iniziative promosse. E ovviamente anche i capogruppo che nel corso degli anni si sono succeduti alla guida.Al richiamo, tutte le unità si sono allineate a formare un grande quadrato. Dopo la proclamazione della legge scout da parte dei due capi squadriglia, gli alfieri hanno issato le bandiere sui tre pennoni. Con un sonoro “bimbum crack” è stato poi srotolato il logo dei 40 anni “che ci accompagnerà durante tutto il 2022” - anticipa Felicioni. Il motto scelto è «In via ad beatitudinem». E la «strada verso la felicità» è iniziata proprio con il primo passo di sabato scorso, ma il calendario è fitto da qui alla prossima estate. Don Carlo Cattaneo ha poi celebrato la Santa Messa dall’altare di fronte alla cappella dedicata alla Madonna degli scout. Un momento particolarmente sentito e partecipato dai ragazzi e dai molti genitori presenti e concluso con il canto del quarantennale «Sotto lo stesso cielo cammineremo insieme».“Lo scautismo infatti - conclude Giuseppe Felicioni - è una strada da percorrere, una crescita cucita su misura per ognuno di noi, dai più piccoli agli adulti che ci fa imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Come dice Baden Powell «la felicità non viene stando seduti ad aspettarla». Zaino in spalla e camminiamo!”.Tante le persone e le realtà del territorio che hanno dato un aiuto concreto agli scout per la perfetta organizzazione della manifestazione di sabato. Dalla Sicam spa per la donazione dei pali per l’alzabandiera, all’Ilpra per la realizzazione del giglio e a Luciano Cazzavacca per l’utilizzo della piattaforma aerea.Riccardo Caren