Cosa succederebbe se alle elementari si togliesse un’ora di matematica, oppure si riducessero le ore per lo studio della storia? Probabilmente si scatenerebbe un coro di proteste da parte delle famiglie. Molto meno scalpore sembra suscitare la riduzione delle ore di ginnastica. Una ogni quindici giorni. La metà rispetto alla normalità pre pandemia. Ma la soluzione sta nella “fantasia” e nella disponibilità delle maestre che provvisoriamente trasformeranno i corridoi del plesso scolastico e le stesse classi in mini palestre improvvisate. Lo ha detto l’assessore Tarantola. Un modo per sopperire, seppur parzialmente, alle restrizioni introdotte dalle normative anti contagio. Ma non è tutto, dalla scuola arriva anche una seconda idea: una sorta di “camminata civica”. Si tratta di escursioni per le vie cittadine che promuovono sia l’educazione motoria che quella civica. Un sistema per insegnare all’aria aperta ai piccoli studenti la storia della città e delle sue strade. “Purtroppo la pandemia ha sconvolto profondamente il mondo della scuola – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Luigi Tarantola (nella foto) – e anche l’utilizzo degli impianti sportivi. Dopo ogni utilizzo da parte degli studenti la palestra della scuola deve essere sanificata. Per questo l’ora successiva è impegnata dall’applicazione delle norme anti Covid e il tempo disponibile all’interno della struttura è ridotto alla metà. A farne le spese è la normale didattica dedicata all’educazione motoria che in pratica, è ridotta del 50 per cento. Però sono in costante contatto con l’istituto comprensivo e la responsabile della motoria. I valori dell’educazione fisica sono noti e condivisi da questa amministrazione e non devono essere trascurati. Tutte le materie hanno pari dignità e importanza. Purtroppo nel corso di questi due anni siamo vincolati dalle restrizioni dello stato di emergenza che durerà almeno fino al 31 dicembre”.Luca Degrand