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Ancora bivacchi, immondizia e atti vandalici al parco Mirabelli. L’immagine a lato testimonia la situazione di lunedì mattina, 12 luglio. Il consueto campionario di gesti inqualificabili che rendono un’oasi verde un luogo impraticabile per bambini, famiglie e residenti. “Siamo alle solite - accusano i residenti della zona - hanno abbandonato tutto il bivacco, compreso lo zaino, hanno divelto il cestino e lasciato immondizia ovunque. Sarebbe ora di usare la telecamera che è posta all’inizio del parco per identificare i colpevoli”. La situazione si ripete da tempo, non è il triste ma occasionale lascito di una serata post festeggiamenti per la vittoria della Nazionale all’Europeo di calcio. Già dal mese di aprile, quando il parco era stato riaperto. Infatti nel novembre del 2020 l’accesso all’area era stata vietata. E non solo per ragioni sanitarie legate al contrasto della diffusione del virus. Anzi, l’amministrazione era stata molto chiara circa le motivazioni. “Gli stupidi non sanno neanche leggere un cartello con le regole, quindi è inutile aspettarsi che quelle da rispettare in un parco vengano seguite. Meglio chiudere tutto”. Così aveva detto circa 9 mesi fa l’assessore alla sicurezza e così era stato fatto. Fino alla riapertura dello scosso aprile. Ma la situazione non è cambiata per nulla. Anche perché, sempre secondo gli inquilini del municipio di piazza Martiri della Libertà, prevenzione e repressione sono difficili da fare. Nella zona del parco non c’è un sistema di videosorveglianza ed è difficile mantenere un controllo costante sul parco, soprattutto nel corso del fine settimana, quando il già ristretto organico di agenti della Polizia locale si trova ad operare a ranghi ancora più ridotti