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MEDE – La tecnica era collaudata. “Le sono caduti dei soldi a terra”. E così le vittime, scelte sempre tra gli anziani che si apprestavano a prelevare contanti al bancomat, venivano distratte. Almeno 27 i colpi messi a segno da una banda con base operativa a Milano, e dieci arresti giovedì scorso tra cui uno a Mede effettuati dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Rho su ordine del giudice per le indagini preliminari Fabrizio Filice. Si tratta di un uomo di 45 anni, sudamericano come gli altri nove (otto uomini, due donne). Gli episodi criminali sarebbero iniziati a settembre, con le indagini partite dopo le denunce di alcune vittime dell’hinterland milanese. I malviventi accerchiavano le “prede” almeno in tre, dopo averle scelte in modo accurato a volte pedinandole per ore. Alcuni facevano da palo, un complice si sistemava in uno sportello bancario vicino e un altro simulava la caduta di banconote di piccolo taglio o monete proprio mentre il denaro stava per uscire dallo sportello. Così la vittima si chinava per raccoglierle mentre i contanti, quelli veri, sparivano in un attimo. I ruoli all’interno delle batterie di colpi, anche un paio al giorno, erano interscambiabili, non c’erano compiti fissi. Gli arrestati, tutti irregolari e alcuni con precedenti per reati contro il patrimonio, hanno tra i 21 e i 60 anni. Quattro di loro, il giorno in cui è stata eseguita la misura cautelare, erano già in carcere. L’8 maggio infatti erano stati fermati in flagranza tre dei dieci truffatori mentre scappavano in zona Lorenteggio, a sud di Milano. In mano avevano 500 euro, appena prelevati da un anziano.