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Si sono conclusi, con il mese di ottobre, i progetti di accoglienza delle classi prime dell’istituto professionale statale “Ciro Pollini”, che erano stati finanziati con i fondi del “Piano Scuola Estate”. Le classi prime del sociosanitario, in particolare, sono state coinvolte in un progetto organizzato con le insegnanti Fabrizia Serra e Danila Monti, dal titolo “Benvenuti al Pollini”. Sempre i ragazzi di prima dell’indirizzo sociosanitario hanno aderito al progetto “Raccontiamoci una storia”. Gli studenti delle classi prime dell’alberghiero, invece, hanno subito avuto modo di sperimentare tante nuove ricette nelle cucine dell’istituto, con il progetto di orientamento e socializzazione “Non si finisce mai…di accogliere, impastare e degustare”, a cura della professoressa Silvia Sasso. “Le finalità dei progetti di accoglienza delle classi prime – dichiarano la preside del Pollini Michela Canfora e la professoressa responsabile delle relazioni con la stampa locale Teresa Panizza – erano molteplici. Ad esempio, con ‘Raccontiamoci una storia’ abbiamo favorito e potenziato le capacità artistiche e creative di ciascuno studente, nonché favorito l’attività cooperativa e di gruppo. Abbiamo utilizzato linguaggi diversi per comunicare il messaggio di un testo narrativo e abbiamo utilizzato materiali poveri e di recupero per rappresentare una storia. A breve, per concludere in bellezza il tutto, presenteremo la storia ai ragazzi di terza media in occasione degli open day. Con il progetto ‘Non si finisce mai…di accogliere, impastare e degustare’ abbiamo ottenuto altrettanti importanti risultati. I ragazzi di prima hanno appreso il valore della loro futura professione, conoscono ora i requisiti della persona e del professionista e sanno riconoscere le varie tipologie di attrezzature presenti all’interno di un’azienda ristorativa e di individuarne le caratteristiche specifiche. Inoltre, ora sanno indossare la loro divisa e conoscono l’etica e la deontologia professionale”. Si può dire che il Piano Estate, le cui attività al Pollini si sono protratte fino alla fine di ottobre, è stato un successo. Gli studenti nuovi sono stati coinvolti attivamente e hanno potuto, dopo due anni di pandemia e la terribile esperienza della didattica a distanza e dell’assenza di socialità, approcciarsi alla scuola in maniera un po’ più “soft” rispetto al solito.Massimiliano Farrell