Risicoltura e sostenibilità: venerdì al Centro ricerche di Castello d'Agogna
CASTELLO D’AGOGNA – Il convegno finale del progetto «Risosost - Percorsi innovativi per una risicoltura sostenibile» si terrà venerdì, con inizio alle 14, al Centro ricerche sul riso di Castello d’Agogna. Saranno presenti fra gli altri Natalia Bobba, presidente di Ente nazionale risi, e Andrea Massari, direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Gli interventi tecnici riguarderanno le concimazioni di copertura e la volatilizzazione dell’ammonio, l’innovazione della semina in acqua e l’ottimizzazione del bilancio del carbonio in risaia. Conclusioni affidate a Francesco Vidotto e Giovanni Daghetta. “Il progetto «Risosost» – spiegano dall’Ente risi – ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del sistema colturale attraverso soluzioni agronomiche intercalari e alternative abbinate alla semina in acqua e alla semina interrata. L’adozione di tecniche intercalari, come la sommersione invernale e l’uso di colture di copertura, le cosiddette cover crop, rappresentano valide soluzioni per promuovere la conservazione e ottimizzare il ricambio della sostanza organica in risicoltura. Inoltre, il progetto si pone l’obiettivo di approfondire lo studio dell’influenza della concimazione azotata in fase di copertura sull’emissione di ammoniaca in atmosfera”. Le attività di ricerca hanno previsto le tecniche innovative per la coltivazione del riso seminato in acqua (sommersione invernale e alternanza acqua-asciutta) con lo scopo di mitigare le emissioni di metano in atmosfera e risparmiare la risorsa idrica, e l’ottimizzazione del bilancio del carbonio e dell’azoto nella coltivazione del riso con semina interrata, tramite la semina di una specie leguminosa (Vicia villosa) nel periodo autunnale-vernino.
u.d.a.