Tragedia sul lavoro: operaio 39enne cade dal tetto e muore, ora indaga la Procura di Pavia
CASTELLO D’AGOGNA – Si chiamava Rashid Boudza, aveva 39 anni, era di origine marocchina e viveva in Veneto, in provincia di Rovigo. Venerdì mattina si trovava sul tetto dell’azienda Gestioni Industriali Srl di Castello d’Agogna. Era un dipendente esterno, stava effettuando un sopralluogo per la sostituzione degli abbaini. All’improvviso la tragedia: un volo di dieci metri che lo ha ferito in modo gravissimo per via del cedimento del tetto, facendolo cadere all’interno del capannone. All’arrivo dei soccorsi grazie alla Croce azzurra robbiese era già in arresto cardio circolatorio, ed è stato trasportato con l’elisoccorso in codice rosso al pronto soccorso del policlinico San Matteo di Pavia, dove i medici non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Sembra che stesse lavorando senza imbragatura, e quindi in condizioni non idonee di sicurezza. Per chiarirlo il pubblico ministero Paolo Mazza ha aperto un fascicolo, parlando anche coi testimoni. Sul posto erano presenti i carabinieri della Compagnia di Vigevano e gli ispettori di Ats Pavia.
Insorgono i sindacati: la segreteria Cgil Pavia, unitamente alle categorie e ai lavoratori esprime un sincero e profondo cordoglio ai famigliari dell’infortunato.
“Spetta ora agli enti di controllo – comunicano – l’accertamento delle responsabilità di fatti che non possono essere attribuiti alla fatalità. Non si può continuare a morire di lavoro! Nella sola Lombardia da inizio anno ci sono stati 97 decessi, ben 7 in più dello scorso anno, mentre nella provincia di Pavia se ne contano 5. Come organizzazioni sindacali denunciamo una situazione ormai inaccettabile e chiediamo con forza, ancora una volta, la massima attenzione sulla prevenzione e sulla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per noi la dignità del lavoro è una priorità e bisogna creare le condizioni perché questo non succeda mai più. La cultura della sicurezza e della prevenzione deve diventare un patrimonio per i lavoratori, per le imprese e per le istituzioni. Anche per queste ragioni saremo in piazza il 7 ottobre, a Roma, per una manifestazione nazionale in difesa del lavoro e della dignità di lavoratrici e lavoratori”.